7 novembre 2010

Panda d'Oro: il WWF premia le Dune toscane


Premiati anche i camosci dell'Appennino, gli ululoni della Liguria, gli ulivi secolari pugliesi, la giornalista Milena Gabanelli e il magistrato Bruno Giordano.

di Paolo Maggi 

Il WWF ha consegnato i Panda d'Oro 2010, veri e propri  “Oscar dellambiente” ai paladini della natura italiana, che hanno realizzato le migliori “buone pratiche” per la tutela dei nostri habitat e specie più preziosi.
 Tra i premiati anche il progetto toscano"SOS dune costiere" dell'Ente Parco Regionale Migliarino San Rossore Massaciuccoli, che ha "restaurato" le dune e le zone umide di due Siti di Importanza Comunitaria (SIC) lungo la costa toscana, realizzando anche sentieri, fascinate e altre infrastrutture per permettere agli amanti del mare di fruire il litorale rispettando questi delicatissimi habitat. Il progetto, che gode del finanziamento Life dell'Unione Europea, è nato nel 2002 dalla necessità di realizzare una strategia più ampia per gli ambienti costieri rispetto a quella pregressa.
L’obiettivo generale del progetto dell'Ente Parco di Migliarino e San Rossore è quello di ampliare e migliorare la qualità degli habitat dunali e dulciacquicoli dei SIC minacciati da diversi fattori (erosione costiera, pratiche agricole, urbanizzazione, presenza di siti militari, turismo balneare, diffusione di specie esotiche invasive), ripristinando i sistemi dunali degradati e restaurare le zone umide retrodunali ed interne.
Oltre a ciò, in considerazione del fatto che nel Parco esiste un’importante colonia di chirotteri, sono stati previsti anche interventi per il mantenimento delle condizioni ambientali idonee per la conservazione delle popolazioni riproduttive/svernanti di vespertilio smarginato e ferro di cavallo maggiore.
Le azioni di progetto, come confermato dai monitoraggi scientifici, hanno favorito le condizioni per la diffusione degli habitat d’interesse comunitario, anche prioritari, e di specie anch’esse di interesse comunitario, come il fratino e la calandrella.
Gli altri progetti premiati:premiati sono:
Il camoscio e la sibilla” dellEnte Parco Nazionale dei Monti Sibillini, che ha reintrodotto nelle Marche 13 camosci appenninici portati dai vicini parchi abruzzesi (una reintroduzione molto apprezzata, visto che in soli 2 anni nella nuova colonia sono già nati 6 piccoli di camoscio); “Salviamo l’ululone”, dellEnte Parco Naturale Regionale di Montemarcello-Magra, in Liguria, che ha costruito lavatoi in pietra e vasche speciali per il bene dellululone, un piccolo rospo giallo e nero, in forte declino numerico, che grazie anche alla collaborazione degli agricoltori locali è tornato a gracidare nei suoi habitat preferiti; il premio speciale della giuria popolare, attivata per la prima volta grazie a una votazione pubblica sul web, è andato agli agricoltori biologici pugliesi “I giganti del Mediterraneo”, che coltivano ulivi monumentali (che hanno anche 2500 anni di età), nel rispetto della natura e della legalità, tutelando un paesaggio caratteristico del Mediterraneo.
E per rendere onore allimpegno dei singoli, il WWF ha assegnato il diploma di “custode della biodiversità” al procuratore di Paola Bruno Giordano per il suo diretto contributo contro il traffico illegale di rifiuti pericolosi sulla costa cosentina e nella vallata del fiume Oliva, e alla giornalista Milena Gabanelli della trasmissione televisiva “Report” per il prezioso servizio di informazione sul rispetto della legalità a garanzia della tutela ambientale.
“È un onore e un piacere premiare con il simbolo della natura in pericolo, colorato doro per affetto e preziosità, i progetti, gli uomini e le donne che grazie alle loro idee e al loro appassionato lavoro sul campo sono davvero i “paladini” della biodiversità italiana, e garantiscono la vitalità del nostro
patrimonio ambientale e i servizi indispensabili alla vita che offre a tutti noi – ha dichiarato Stefano Leoni, presidente del WWF Italia – Mentre a Nagoya i Governi del mondo intero discutono, dichiarano e promettono obiettivi globali che ci auguriamo saranno efficaci e soprattutto raggiunti, sul territorio si realizzano ogni giorno, e nonostante finanziamenti sempre più scarsi, progetti concreti e "buone pratiche che fanno rinascere le nostre specie, ridanno salute ai nostri ecosistemi e restituiscono agli italiani ambienti impagabili da vivere e rispettare.”

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