18 maggio 2011

Domenica 22 maggio 2011 appuntamento a Barbiana


Domen ica 22 maggio 2011 si rinnova l'appuntamento con quanti vogliono migliorare iul sistema formativo nel nostro paese, per il rilancio della scuola per tutti e per ciascuno. Per il decimo anno consecutivo la marcia rinnova il suo messaggio di emancipazione e di eguaglianza nel ricordo e nello spirito del priore di Barbiana.
 
"Marceremo con e per i nostri figli: per il loro futuro, mai come ora così incerto, perché si realizzino le loro legittime aspirazioni e i loro diritti di persone e di cittadini alla cultura, alla libertà, alle opportunità. Marceremo perché ai giovani siano proposti modelli di società non basati sull'apparire e sull'avere ma soprattutto sull'Essere Persone. Marceremo per i nostri insegnanti che nell'impegno quotidiano ci aiutano a crescere i nostri figli, con passione e senso civico. Marceremo perché la scuola sia riconosciuta come uno dei pilastri della Nazione e non sia guardata solo in termine di costi". Queste alcune delle parole che si leggono nell'appello della decima Marcia di Barbiana, fissata per domenica 22 maggio prossimo.
 “La marcia di Barbiana, quest’anno impreziosita dallo spettacolo teatrale su ‘Lettera a una professoressa’, attualizza il messaggio di don Milani e ci fa riflettere sull’idea di scuola che vogliamo” - hanno detto ad una voce la   Vicepresidente della Regione Stella Targetti, l’Assessore provinciale all’Istruzione Giovanni Di Fede e il Sindaco di Vicchio Roberto Izzo - “A tanti anni di distanza il pensiero di don Milani non smette di accendere dibattiti e discussioni sul ruolo della scuola come strumento per coltivare le coscienze, come percorso verso il lavoro o come momento di formazione della personalità”.
Lo spettacolo. Particolarità dell’edizione 2011 della Marcia di Barbiana in ricordo di Don Milani è il debutto nazionale del nuovo spettacolo dei Chille de la balanza, prodotto in collaborazione con il Comune di Vicchio: 
un lavoro teatrale intitolato “Lettera a una professoressa”, dall’omonimo libro collettivo degli allievi della Scuola di Barbiana, curato da don Lorenzo Milani nel 1967. L’anteprima è fissata per sabato 21 maggio alle ore 21.15, giorno che precede la Marcia, al Teatro Giotto di Vicchio. Uno spettacolo, divertente e spiazzante, che prevede anche il coinvolgimento del pubblico e ricco di sorprese. Tra queste anche il breve film-inchiesta “Comizi di scuola”, di pasoliniana memoria (Comizi 
d’amore), con sorprendenti interviste nei mercati popolari su cosa oggi pensi realmente la gente della scuola e dei suoi problemi. Un’ora e trenta minuti di teatro per capire, emozionarsi, entrare in un percorso storico e politico per parlare dell’oggi e del “che fare?” a partire da don Milani, dalla sua opera e dal suo tempo. Per informazioni sullo spettacolo: 055-6236195 o chille_@libero.it.
Per la prima volta  la marcia percorrerà il sentiero per la costituzione,inaugurato lo scorso 16 aprile e che ricalca i passi di Don Milani dalla località Fornello fino a Barbiana.
Il percorso partirà alle 10:30 dal Lago Viola. Per i disabili o per le persone in difficoltà sarà possibile parcheggiare vicino al luogo di partenza della marcia.
La strada è in salita, ripida in alcuni tratti. Camminando lentamente si arriva a Barbiana in circa due ore. Lungo il tragitto sarà distribuita acqua potabile e saranno a disposizione servizi igienici. Lungo il tragitto non ci sono bancarelle e non c'è niente da comprare: chi vuole pranzare a Barbiana è quindi invitato a portare il necessario.
Per i disabili o per le persone in difficoltà saranno attivi servizi di bus navetta dal Lago Viola fino a Barbiana e ritorno. Alle ore 12:00 a Barbiana saluto del Sindaco ai partecipanti. Seguirà la presentazione dei lavori maggiormente significativi realizzati dalle scuole che hanno partecipato al concorso “La Memoria genera speranza”. La competizione nazionale biennale propone di sviluppare percorsi didattici e di approfondimento in grado di attualizzare il pensiero di don Milani. Tema dell’edizione 2011: “il diritto allo studio, i diritti e l’educazione alla cittadinanza, l’educazione alla sovranità responsabile.

APPELLO X MARCIA DI BARBIANA
Art. 34 della Costituzione: “La scuola è aperta a tutti. L'istruzione inferiore, impartita per almeno 8 anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie e altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso.”

 Siamo alla X Marcia di Barbiana: per una scuola pubblica, di tutti e di ciascuno. Oggi, come sempre, forte è la voce della nostra Costituzione, così centrale anche nel progetto educativo di don Lorenzo Milani. Una scuola che insegni la Parola ai cittadini italiani ma anche a tutti coloro, ultimi fra gli ultimi, che da tante parti del mondo si spingono nella nostra Patria alla ricerca di integrazione e di una vita più dignitosa. Parola, dunque, che sia strumento di libertà, cifra di riscatto.
La Marcia: ormai un appuntamento tradizionale, ma non per questo meno sentito, a cui convergono da ogni parte d'Italia le forze migliori della nostra società che ogni anno si ritrovano a Barbiana, nel nome della “sua scuola”, per rinnovare e rinvigorire la loro speranza e il loro impegno. Alla Marcia non hanno mai fatto mancare il loro appoggio e la loro vicinanza le Istituzioni della Nazione e del Territorio, a partire dal nostro Presidente della Repubblica.
Marceremo con e per i nostri figli: per il loro futuro, mai come ora così incerto, perché si realizzino le loro legittime aspirazioni e i loro diritti di persone e di cittadini alla cultura, alla libertà, alle opportunità. Marceremo perché ai giovani siano proposti modelli di società non basati sull'apparire e sull'avere ma soprattutto sull'Essere Persone.
Marceremo per i nostri insegnanti che nell'impegno quotidiano ci aiutano a crescere i nostri figli, con passione e senso civico. Marceremo perché la scuola sia riconosciuta come uno dei pilastri della Nazione e non sia guardata solo in termine di costi.
Dietro ai gonfaloni del nostro e degli altri Comuni, saliremo silenziosi verso Barbiana, nel verde di una campagna intatta e bella; la stessa terra che una volta era la terra del duro lavoro dei figlioli dei contadini, per nascita destinati a una marginalità a cui don Lorenzo volle e seppe sottrarli.
Questa esperienza indicò, a tutti coloro che da quel momento avrebbero pensato e progettato di scuola, la strada per una vera e propria rivoluzione copernicana.


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