14 dicembre 2011

Dove batte il vecchio cuore della mia città

Non è tempo di divisioni, certo. Ma questo dolore, questa rabbia, la commozione che ti angoscia come la tieni? Certo possiamo esprimere le nostre emozioni e i nostri valori condividendoli in manifestazioni, fiaccolate e lo faremo. Lo farò. Ma come far converergere i sentimenti con un'analisi degna di chiamarsi tale e azioni conseguenti? Credo che la strada giusta, anche in questa circostanza dolorosa sia affilare le armi dell'intelligenza per generare sempre più una cultura di unità, comunione, dello stare insieme per sconfiggere le paure, tutte. Non è tempo di divisioni ma alcune considerazioni credo che dobbiamo farle. C'è un'altra cultura (se possiamo chiamarla tale) che genera odio e che divide, che culla e caldeggia sentimenti di rabbia e odio canalizzandoli contro un nemico, ovviamente "diverso". Una cultura facile da diffondere in una società sempre più pigra in cui spiccano i violenti e coloro che hanno "verità" confortate da pericolosi luoghi comuni. Una cultura, o mancanza di cultura che "genera mostri... folli". Sta a noi scegliere.
Paolo Maggi

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