26 marzo 2013

Treno Verde: la bici trionfa al Trofeo Tartaruga

La Partenza del Trofeo Tartaruga
La bici è riuscita a tagliare per prima il traguardo del “Trofeo Tartaruga” aggiudicandosi così la medaglia d’oro. Un premio, quello ideato da Legambiente, che mette in competizione i vari mezzi di trasporto per scoprire il modo più veloce, economico e meno inquinante per muoversi in città. La gara si è tenuta in occasione della tappa fiorentina del Treno Verde, in sosta al binario VIII della stazione Campo di Marte fino a domani 27 marzo. In appena dodici minuti la bici, a bordo della quale ha gareggiato Franco Di Martino, direttore di Legambiente Toscana, è riuscita a completare il percorso di tre chilometri da via Alamanni  al binario VIII della stazione Firenze Campo di Marte. A seguire, con tempo di sedici minuti, Fausto Ferruzza, presidente di Legambiente Toscana che ha viaggiato a bordo del treno; mentre sette minuti più tardi (con tempo di 28 minuti) a tagliare il traguardo è stata Gisella Pisana, volontaria di Legambiente che ha viaggiato in autobus; seguita a ruota da Erasmo D’Angelis, presidente di Publiacqua, che è salito sull’automobile elettrica Renault Twizy.
La bicicletta trionfa anche a Firenze.
Così come era già accaduto il più delle volte in altre città italiane in cui ha fatto tappa il Treno Verde - la campagna itinerante di Legambiente e Ferrovie dello Stato Italiane per il monitoraggio dell’inquinamento atmosferico e acustico delle maggiori città italiane.
La bicicletta si è quindi confermata il mezzo più veloce, economico e “sostenibile” per spostarsi in città e proprio per questo, Legambiente chiede di potenziare il sistema ciclabile regionale: avviare le “ciclopiste”, le “autostrade delle bici” nelle aree metropolitane e nelle grandi aggregazioni urbane di pianura (ad esempio la già proposta pista Firenze-Prato parallela al tratto autostradale stimabile in circa 12 km), con un sistema di ciclostazioni e strutture per l’intermodalità e la sosta protetta; attivando un valido servizio di bike sharing regionale che valorizzi le capacità tecnologiche presenti nei poli di ricerca toscani. Il tutto accompagnato da una rinnovata politica sulla sicurezza stradale,  conforme ai principi della “visione zero”, per ridurre in modo sensibile il numero di morti e feriti gravi sulle strade tramite moderazione e limitazione del traffico con zone 30, isole ambientali e zone “traffic calming”.

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