4 marzo 2014

Aborto: la RU486 anche nei consultori

In Toscana, prima regione in Italia, la Pillola RU486, nota come pillola abortiva potrà essere somministrata anche nei consultori. 


Il Consiglio sanitario regionale l'organo tecnico più importante dell'assessorato alla salute, ha infatti espresso parere favorevole affinché la pillola possa esser somministrata alle donne anche all'interno dei "poliambulatori", come li definiva la legge 194 del '78 che già a suo tempo aveva previsto la possibilità di introdurre metodiche nuove oltre alla chirurgia se "rispettose dell'integrità fisica e psichica della donna e meno rischiose per l'interruzione della gravidanza".
Il parere favorevole a "far uscire la pillola dagli ospedali" è corredato da tutti i
dettagli della somministrazione in consultorio, dove la donna deve restare per due ore dopo aver preso il farmaco. Poi va a casa con i numeri della struttura territoriale ma anche di un medico dell'ospedale reperibile 24 ore su 24. Viene invitata a tornare dopo 48 ore per assumere un secondo farmaco e le viene fissata una vista di controllo per 15 giorni dopo. Per introdurre la novità nelle Asl toscane, teoricamente, non c'è bisogno nemmeno di una delibera. Lo spiega Antonio Panti, vicepresidente operativo del Consiglio sanitario: "Ora dipende dalla volontà della Regione. Il nostro parere può semplicemente essere notificato dall'assessore alle Asl, e chi vuole può somministrare la pillola nei consultori. Non importa una delibera, perché abbiamo agito all'interno legislazione vigente". L'ingresso della pillola abortiva Ru486 in Italia, avvenuto nel 2008, è stato molto
sofferto, anche se si tratta di una metodica usata in molti paesi
europei e considerata sicura ed efficace dall'Oms. In Toscana si è
vista una crescita del suo utilizzo accanto a un calo del totale delle
interruzioni di gravidanza. Nel 2012 su circa 7mila aborti, l'11,5% sono avvenuti per via farmacologica. L'anno precedente il dato era del 9%. Ci sono alcune zone dove viene usata molto, come Pontedera o Firenze, ed altre, come Lucca e Pisa, dove i ginecologi preferiscono il trattamento chirurgico.

Pao. Ma.

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