2 luglio 2015

Dalida Angelini, prima donna al vertice della Cgil Toscana


"Care compagne e cari compagni, se con il vostro voto deciderete di affidarmi l'incarico di segretaria della Cgil Toscana, intendo mettere a disposizione le mie capacità il mio tempo, la mia tenacia e la mia passione ed intendo essere lealmente al servizio della nostra organizzazione.

Penso che in ognuno di noi la Cgil solleciti passione, affetto, impegno. Io debbo quasi tutto quello che sono alla nostra organizzazione, mi sento addosso una grande responsabilità e per molti versi mi sento piccola di fronte alla grandezza del compito. Questa responsabilità, lo dichiaro in modo evidente, la posso reggere unicamente in un contesto e in un rapporto franco, leale e collegiale fra noi. Non perché voglio fuggire alle responsabilità che derivano dal ruolo, ma perché penso che una donna sola al comando non vada bene in nessun caso, ma soprattutto quella donna non potrei essere io" con queste parole Dalida Angelini ha concluso il suo intervento prima del voto per l'elezione del nuovo segretario generale della Cgil Toscana. Poi il voto c'è stato e oggi il Direttivo regionale alla presenza della segretaria generale nazionale Susanna Camusso con 89 voti su 100 (6 no e 5 astenuti) ha eletto Dalida Angelini segretaria della Cgil Toscana.
Angelini succede ad Alessio Gramolati che ha svolto il ruolo negli ultimi otto anni. Il passaggio delle consegne tra Gramolati e Angelini è il risultato di tre novità: per la prima volta la segreteria nazionale della Cgil ha condotto una campagna di ascolto interna all'organizzazione senza indicare nomi o criteri; per la prima volta a essere ascoltati non sono stati solo i vertici del sindacato regionale, ma anche i delegati; per la prima volta, infine, è emersa con larghissimo consenso l'indicazione appunto di una donna in fase di consultazione. Gramolati ha salutato così: “Lascio una Cgil unita, vi ringrazio tutti, finisco volentieri così. Io sono stato, sono e resterò sempre un uomo della Cgil. Non ho consigli da dare a Dalida perché ha fisico, cervello e passione”.
Pao. Ma.

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