18 dicembre 2015

Cecco Ceccherini "torna" a Porta Romana

Grazie a Lalla Ceccherini suo padre Cecco torna a Porta Romana. 
Domenica 20 prossima, 20 dicembre 2015, al bar Petrarca (piazzale di Porta romana 6r) alle ore 11 sarà inaugurata una mostra postuma di quadri di Cecco Ceccherini. 


Cecco Ceccherini

Nato a Pian di Scò (Arezzo) nel 1923, ha studiato all’Istituto d’Arte di Porta Romana a Firenze, nel periodo immediatamente precedente e durante la guerra. Nello stesso periodo l’Istituto era frequentato da artisti come Fernando Farulli e Marcello Guasti, coi quali strinse amicizia. Ebbe come insegnanti, tra gli altri, Pietro Parigi e Bruno Innocenti. Partì successivamente per la guerra, fu mandato come sottotenente del genio in Grecia, nel 1943. Molto importante fu per la sua creatività la conoscenza del paesaggio greco acquisita durante questa esperienza. Dopo essersi rifiutato di aderire alla Repubblica di Salò fu mandato dai tedeschi in un campo di concentramento in Cecoslovacchia. Vi restò per un intero anno, anche la tragicità di quest’esperienza si ritrova nelle sue opere successive. Dal campo riuscì a fuggire e a tornare fortunosamente in Italia. Tutte queste esperienze lo portarono sempre più a vivere la vita nella sua pienezza. Nel dopoguerra e dopo una lunga malattia Ceccherini riprese lentamente a dedicarsi alla pittura. Dal 1958 in poi esplose la sua vocazione di paesaggista puro che fece sì che portasse a compimento un gran numero di opere, utilizzando spesso i pastelli a cera. Successivamente, negli anni ‘60 soggiornò a Parigi, esperienza che lo portò a rimettere in gioco tutto il proprio lavoro precedente. Da allora in poi Ceccherini lavorò sempre con un ritmo incostante fatto di mesi di intensa attività e produzione seguiti da lunghi periodi di pausa ed attesa. Si è spento nel 1995 a Montespertoli (Firenze)."

In questo blog, vedi anche:
http://paomaggiblog.blogspot.it/2015/09/il-paesaggio-di-cecco-ceccherini-in.html

17 dicembre 2015

Un progetto per far rivivere le case cantoniere


Tappezzano quasi tutto il territorio nazionale. Situate in luoghi spesso di particolare interesse e in prossimità di reti e circuiti culturali, turistici e di mobilità. Lungo la Francigena o il tracciato dell’Appia antica, così come sul Cammino di Francesco (La Verna-Assisi), o quello di di San Domenico, sul Circuito del barocco in Sicilia e lungo la Ciclovia del Sole (Verona-Firenze) o quella che congiunge Venezia a Torino. ma anche ai bordi di strade che attraversano periferie industriali, tutte uguali.
Le case cantoniere dell'Anas, tinteggiate di quel rosso pompeiano che l'ha rese famose nel mondo e che oggi languono ai bordi delle strade ammantate nell'incuria e nell'abbandono forse torneranno a vivere con noi. Il Ministero del turismo con Anas e Demanio hanno infatti sottoscritto un accordo per la riqualificazione e il riuso di immobili pubblici, a partire proprio dalle case cantoniere.
L’accordo definirà le linee guida per l’attuazione di un progetto pilota che sarà pronto entro il 30 giugno 2016 e che partirà dall’analisi delle potenzialità di un primo portafoglio di 30 case cantoniere individuate su tutto il territorio nazionale. L’iniziativa è orientata su target specifici e qualificati, in particolare quella dei giovani italiani ed europei classificati come “Energy”, stranieri senior e italiani locali “Relax”, italiani e stanieri all ages “Foodies” e stranieri e italiani che cercano percorsi alternativi ed originali stile “Routard”.
Su tutto il territorio nazionale l’Anas possiede 1.244 Case Cantoniere (di cui 607 sono utilizzate a vario titolo – uso istituzionale o di supporto alle attività di esercizio) di cui il 35% indisponibile per valorizzazione perché sedi istituzionali, il 55% parzialmente disponibili sulla base delle analisi dei flussi di clienti, il 10% ad alto potenziale turistico. L’istituzione della casa cantoniera risale al 13 aprile 1830, giorno in cu, con Regio Decreto del re di Sardegna Carlo Felice, viene ufficialmente creata la figura del Cantoniere al quale viene demandata la manutenzione e il controllo di un ‘cantone’ della strada (un tratto di circa 3-4 chilometri). Per

svolgere questo compito i cantonieri dovevano abitare in case site ai margini di ciascun cantone che ricevevano in uso gratuito affinché restassero vicini al luogo ove svolgevano il loro lavoro. Il cantoniere doveva mettere a disposizione la casa cantoniera per soccorrere feriti o per ricoverare agenti della forza pubblica e militari in servizio, un luogo simbolo della presenza sul territorio del Regno prima e dello Stato repubblicano poi.

La pagina del sito web Anas dedicata al progetto “Case Cantoniere” è a questo indirizzo:
http://www.stradeanas.it/index.php?/content/index/arg/case_cantoniere.
Paolo Maggi

15 dicembre 2015

L'Abetone sempre più "montagna dei fiorentini"

Il feeling fra Firenze e Abetone ha radici lontane. Comincia con la villeggiatura estiva dell'800 e poi diventa un vero fenomeno di massa con lo sviluppo di Abetone come stazione sciistica, a partire dagli anni '30 fino ai nostri giorni. Il legame di Firenze con la montagna è testimoniato dal grande numero di società sportive e sci club presenti in città, alcuni più che centenari. Il Club alpino italiano di Firenze è nato addirittura nel 1868, mentre la Società Sef (Società escursionisti fiorentini) ha festeggiato nel 2011 i suoi cento anni di vita. E basta citare l'etnologo e alpinista Fosco Maraini, grande conoscitore dell'Abetone, di cui ha redatto la prima guida, per far capire la qualità dei rapporti tra le due località.
Un legame che si è fatto sempre più stretto. Negli ultimi anni (a partire dal 2003) proprio la prestigiosa sede di Palazzo Vecchio e del Salone dei 500 ha ospitato all'arrivo dell'inverno la presentazione della stagione di Abetone, finché nel 2005, in nome di comuni principi e valori dello sport, si è giunti a un Gemellaggio sportivo.
“E' davvero un onore per noi – ha commentato il Sindaco di Abetone Danti – poter vantare un gemellaggio sportivo con Firenze, la città d'arte capitale del mondo. Da parte nostra possiamo ricordare che lo Sci Club Abetone, nato nel 1927, rimane uno dei club più medagliati al mondo, con al suo attivo titoli mondiali, olimpici e ben 54 italiani assoluti".
Proprio grazie al Gemellaggio sportivo negli ultimi anni si sono moltiplicate le iniziative e gli scambi tra i due comuni, molti dei quali volti a favorire il turismo scolastico e giovanile, ma anche finalizzati a far conoscere e valorizzare presso il pubblico fiorentino le strutture e le opportunità ricettive della capitale della Montagna pistoiese. Da segnalare i tanti sci club fiorentini che anche quest'inverno organizzeranno corsi di sci e snowboard all'Abetone, mentre in ambito agonistico compirà 15 anni il Trofeo Città di Firenze, valido come finale di Coppa Italia Master, in programma dal 18 al 20 marzo 2016. “Per l'Abetone presentarsi a Firenze è un in qualche modo un appuntamento naturale, ha commentato  Giovanni Guarnieri, in rappresentanza di Abetone Multipass, il consorzio che riunisce gli impiantisti della località. Sono infatti tanti, importanti e di lunga durata i rapporti che legano Firenze all'Abetone, che è davvero la Montagna dei Fiorentini. Ed è anche grazie al prestigio di Firenze se di recente Abetone ha potuto concretizzare il gemellaggio con la famosa località sciistica di Aspen in Colorado. Un evento che rende onore al grande Zeno Colò, che ad Aspen ai mondiali di sci alpino nel 1950 conquistò il titolo in discesa e in gigante e giunse secondo nello slalom speciale”.
Intanto la stagione sciistica si presenta già con un ricco programma di iniziative per tutto il periodo natalizio e appuntamenti per tutta la stagione, con cene nei rifugi, discese al chiaro di luna, fiaccolate per gli ospiti, aperitivi con i maestri, après ski, e molto altro. Ci sono anche programmi per chi non scia, come le ciaspolate nei boschi e le escursioni con le guide alpine lungo i crinali. Ci sono naturalmente gli appuntamenti agonistici ma anche quelli per le famiglie, per far stare insieme sulla neve grandi e piccoli con uno sguardo alla solidarietà”.

LA TOSCANA DELLA NEVE

Torna   per l'inverno  2015/2016  l’appuntamento con Bollettino di Toscana Neve. Anche per la  nuova stagione, dalla prima neve   a marzo, tutti gli appassionati degli sport invernali potranno quindi contare  su un’informazione precisa e aggiornata sulla situazione neve, l’apertura degli impianti e lo stato delle piste, ma anche sulla viabilità e i principali appuntamenti, agonistici e non,  in programma nelle diverse località della Toscana bianca.
Il Sistema neve della Toscana è infatti un complesso articolato di grandi comprensori e stazioni più
piccole: Abetone e Doganaccia di Cutigliano sull’Appennino pistoiese, Amiata sull’omonimo monte, Casone di Profecchia, Passo Radici e Careggine in provincia di Lucca e infine Zum Zeri in Lunigiana.
Due gli appuntamenti previsti per il Bollettino nella  giornata di venerdì: alle ore 7.30 nell'ambito della  rubrica Buongiorno Regione e poi all'interno  del Tgr  Toscana.

13 dicembre 2015

Bando per band

Al via il bando per sostenere i giovani musicisti toscani.
Potranno produrre il loro primo lavoro discografico. Oppure affittare il locale per le prove, acquistare nuovi strumenti o promuovere i concerti.
 Presentato il bando "Toscana 100 band": dal 22 dicembre prossimo al 29 gennaio 2016, artisti singoli e gruppi toscani di musica pop e contemporanea under 35 potranno partecipare al bando presentando il proprio profilo musicale e un progetto artistico.
E' una iniziativa che fa parte del progetto della Regione Toscana Giovanisì e complessivamente prevede un investimento 600.000 euro: in questo budget oltre al sostegno alle cento band (per 500.000 euro complessivi) rientrerà anche l'attività di formazione dei giovani musicisti per permettere loro di orientarsi meglio nel mondo della musica. Operativamente il progetto sarà gestito da Controradio, che è stata scelta come soggetto attuatore attraverso una selezione pubblica.
attività". Possono partecipare alla selezione singoli artisti e/o band i cui componenti abbiano queste due caratteristiche: siano under 35 (o almeno lo sia la media dell'età dei componenti) e vivano in Toscana (residenti o domiciliati). Con una semplice iscrizione al sito www.toscana100band.it gli interessati potranno presentare la documentazione che consisterà in un profilo della band (con due brani musicali originali e un eventuale video) e in un progetto artistico corredato di budget con un preventivo di spesa non superiore a 5.000 euro.
Nella prima parte di gennaio partirà un tour informativo nelle dieci province toscane per far conoscere il bando e invitare artisti e giovani band a parteciparvi.
Sarà quindi obiettivo di Toscana cento band anche quello di offrire alle band il know how necessario per per la produzione di un prodotto discografico, per distribuirlo tramite un canale nazionale e infine per promuoverlo sul territorio attraverso tour e concerti.

Info
Per maggiori informazioni si possono visitare i siti www.toscana100band.it e www.giovanisi.it. Per avere chiarimenti, si può inviare un'email a info@toscana100band.it o chiamare il numero verde Giovanisì 800 098 719.

"Scatti" in Movimento


Festa grande venerdì 11 dicembre alla ExFila di Firenze con l'Associazione Ciclostilato in proprio storia e memorie del Movimento Studentesco Fiorentino. Canti, proiezioni, mostra di foto cibo e tanta buona musica per una serata in ottima compagnia.


"scatti in Movimento":

5 dicembre 2015

Foreste Casentinesi: Carta europea del Turismo Sostenibile


Il Parco nazionale delle foreste casentinesi nel Gotha della Rete Europea del Turismo Sostenibile.

I ruderi al Pian dei Romiti...

Il Parco nazionale Foreste casentinesi, monte Falterona e Campigna entra nel Gotha del turismo europeo. Lunedì 7 dicembre 105 riceverà il più ambito e il più importante riconoscimento per il turismo di natura nelle aree protette europee: la Carta Europea del turismo sostenibile, la più importante certificazione europea di qualità. La filosofia della Carta è il riconoscimento di quelle aree protette che mettono in pratica la collaborazione con tutte le parti interessate: Comuni, volontariato, operatori turistici, associazioni di categoria, enti locali, cooperative di servizi legate al mondo del turismo ambientale, consorzi, musei ed ecomusei. Si lavora tutti insieme per mettere a punto una strategia di sviluppo turistico, basandosi sempre su un'analisi molto accurata della situazione locale. L’obiettivo numero 1 di questi parchi di eccellenza, riconosciuti nella rete europea del turismo sostenibile, è naturalmente la tutela della natura. Ma non solo: altrettanto importante è la protezione del patrimonio culturale e una gestione del turismo attenta all’ambiente, alle popolazioni locali, alle economie all’interno dell’area protetta e ai visitatori. Non è un caso, per esempio, che il parco delle Foreste casentinesi è stato il primo in Italia a ideare e a realizzare un bellissimo sentiero per i non vedenti, con indicazioni tattili e per persone con disabilità motorie.
Lago degli Idoli
I punti di forza del Parco sono: servizi eccellenti, come l’efficiente rete di sentieri e punti informativi, tantissime attività e programmi, molte offerte culturali, storiche e naturali, tra cui foreste incontaminate e meravigliosi monasteri.
“L'elaborazione dei contenuti ha comportato sette tavoli di lavoro tra Romagna e Toscana, con la partecipazione di oltre 100 soggetti fra enti pubblici, operatori turistici, associazioni di categoria – riepiloga Liviana Zanetti, presidente di Apt Servizi Emilia Romagna - Partner privilegiati, con funzione di raccordo dei vari soggetti sono stati l'Unione Appennino e verde e il consorzio Casentino sviluppo e turismo. ?Nel piano 2015-2019 sono stati presentati 67 progetti sul tema del turismo sostenibile: tutti approvate a Bruxelles. Già prima di questo lungo iter, era cominciata un’innovativa collaborazione del Parco con APT Servizi della Regione Emilia Romagna per aumentare la visibilità delle offerte turistiche".
Pao. Ma.

1 dicembre 2015

Festa per una "Storia in movimento"


Venerdì 11 dicembre l'Associazione Ciclostilato in proprio storia e memorie del Movimento Studentesco Fiorentino con una festa lancia la campagna di tesseramento per il 2016. 
   L'appuntamento è dalle 19.30 nei locali della ExFila in via Leto Casini 11 a Firenze (fra l'Esselunga del Gignoro e la ferrovia) con un delizioso buffet, disponibile solo per chi ha già prenotato.
Dalle 21.15 in poi canzoni, danze e proiezioni anche di filmati inediti degli anni Settanta come servizi sulle prime elezioni studentesche o di manifestazioni nazionali delle donne dell'Udi.
Nel saloncino sarà allestita una mostra di foto sul Movimento Studentesco Fiorentino degli anni '70.

Video di Luca Ferro per Ciclostilato in Proprio Storia e Memorie del Movimento studentesco Fiorentino (aprile 2015). Sinteticamente, attraverso immagini e narrazioni  si cerca di aprire una finestra sulla vita di quei giovani che negli anni Settanta del secolo scorso s'incontrarono dietro gli striscioni e sotto le bandiere del Movimento Studentesco Fiorentino trascinati da una forte spinta verso il cambiamento, intrecciando l'impegno politico e sociale allo studio, al tempo libero, agli amori:

La festa, oltre a offrire a chi lo vorrà la possibilità di iscriversi, sarà anche l'occasione per divertirsi e conoscere più da vicino Ciclostilato in Proprio Storia e memorie del Movimento studentesco fiorentino  che fa parte di una grande associazione di promozione culturale e sociale come l'Arci che lavora nei territori e per i territori organizzando momenti di socialità e cultura, promuovendo la pace e la collaborazione fra i popoli per i diritti di tutti, contro ogni discriminazione. Motivi per i quali l'associazione non si rivolge soltanto a quei giovani che hanno frequentato le scuole medie superiori negli anni Settanta del secolo scorso, ma a tutti coloro, giovani e meno giovani che intendono contribuire anche solo con lo stare insieme alla crescita di un dialogo fra le generazioni e in particolare con e per i giovani.

Ma chi erano, da dove venivano e cosa volevano quelle ragazze e quei ragazzi che a Firenze, negli anni Settanta del secolo scorso sfilavano in migliaia dietro gli striscioni e sotto le bandiere del Movimento Studentesco Fiorentino? 

Dopo quarant’anni alcuni di loro si sono ritrovati e hanno costituito l’Associazione Ciclostilato in proprio – Storia e memorie del Movimento studentesco fiorentino con lo scopo primario di far conoscere quell’esperienza politica e umana che si caratterizzò per l’adesione di massa da parte di coloro che all’epoca frequentavano le scuole medie superiori fiorentine e non solo, raccogliendo giovani di diverso orientamento ideale, politico, culturale e religioso e di diversa estrazione sociale. 
I ricordi si sono trasformati in racconti, memorie scritte o registrate che hanno aperto, sin dal 2011, una sorta di caccia al tesoro collettiva che ha permesso di riesumare da scaffali e bauli, scantinati e soffitte e mille altri luoghi pubblici e privati, quasi aspettassero il momento opportuno per tornare in “movimento”, centinaia di volantini, manifesti, piattaforme di lotta e resoconti di assemblee e attivi studenteschi, filmati e una moltitudine di foto, alcune veri e propri “scatti d’autore”. Un patrimonio prezioso raccolto in numerosi faldoni e affidato alla custodia dell’Istituto Gramsci Toscano e sottoposto all’attenzione di un pool di studiosi di indubbio valore quali Dario Ragazzini, Matteo Mazzoni e Sylva Casagli. 
Ne è venuto fuori un racconto che sta per essere pubblicato in un volume nelle edizioni dell'Assemblea della Presidenza del Consiglio regionale della Toscana che, oltre a indagare, riordinare e mettere insieme scientificamente con l’occhio dello storico il vissuto di tantissime ragazze e tantissimi ragazzi che dal 1971 al 1978 condivisero gran parte della loro vita dentro e fuori le aule scolastiche, offre preziosi spunti di riflessione e strumenti d’indagine utili per guardare a quell’esperienza con l’occhio dell’oggi. 
“Ciclostilato in proprio – Storia e memorie del MSF” intende tutelare, proteggere e promuovere il ricco patrimonio archivistico raccolto e temporaneamente affidato all’Istituto Gramsci Toscano, avendo cura che non sia smembrato, diviso, perduto e/o ceduto e favorire e promuovere ulteriori percorsi di studio e analisi oltre a quelli già avviati con l’istituto Gramsci Toscano, l’Arci fiorentino e il Centro giovani del Quartiere 2 di Firenze, Sindacati, Circoli e associazioni culturali. 
Il materiale documentale raccolto è fra l’altro oggetto da tempo di molteplici attenzioni per studi e ricerche anche dall'Università degli Studi per tesi di laurea, così come di altri soggetti privati e pubblici. In particolare in questi ultimi tempi l'associazione è stata invitata a partecipare a incontri sia da alcuni Centri giovani della città sia in alcune scuole medie superiori dove sono in corso Forum e programmi di sperimentazione e attività autogestite.



Per saperne di più: ciclostilatoinproprio@gmail.com - www.ciclostilatoinproprio.it - FB Movimento Studentesco Fiorentino (gruppo chiuso e gruppo aperto).
Pao. Ma.

"Vite in movimento" a Borgo San Lorenzo


Sabato 5 dicembre una mostra di foto, una tavola rotonda ed un triangolare di calcio nel segno dell’amicizia ed una cena per chiudere in allegria è il programma di “Vite in Movimento”, la giornata  organizzata dal Villaggio San Francesco con il Patrocinio del Comune di Borgo San Lorenzo per sabato 5 dicembre prossimo. 

Si tratta di un’occasione per riflettere, senza stereotipi o pregiudizi, confrontando opinioni, numeri, immagini e sostituendole ad urla e strumentalizzazioni, sul tema dei migranti.
La mostra“Immagini Migranti”, che sarà inaugurata alle 9,30 di sabato nell’atrio del Palazzo Comunale resterà aperta fino al 13 dicembre ad ingresso gratuito e propone trenta foto donate dal fotoreporter Francesco Malavolta. Al termine dell’esposizione le foto saranno battute all’asta. Il ricavato sarà devoluto alle associazioni che operano nel campo dell’accoglienza in Mugello, come tutti gli altri introiti della giornata. Dalle 10.15 esponenti politici, responsabili delle forze dell’ordine, delle associazioni di accoglienza, delle rappresentanti delle istituzioni religiose e soprattutto operatori dell’informazione, nella attigua sala del Consiglio Comunale, daranno vita alla tavola rotonda “Parole Migranti”.
Alle 16, poi, in un clima che vuol essere di festa, presso il Campo Sportivo di Sagginale, le squadre di Villaggio San Francesco, Radio Mugello e Pro Loco Borgo San Lorenzo, nel quale si distribuiranno anche un gruppo di migranti ospiti sul territorio, si affronteranno in un divertente triangolare che prenderà il suggestivo di titolo di “Trofeo dei Popoli”. La serata, sempre in un clima di condivisione, si concluderà, sempre presso la struttura sagginalese, con un gustoso “Terzo tempo” prettamente mugellano. Una cena di raccolta fondi (dal costo di 20 euro per il quale occorre prenotarsi quanto prima al 339/3767210 o allo 055/8453822).
"Vite in movimento, spiega il sindaco di Borgo San Lorenzo, Paolo Omoboni, è un'ulteriore occasione di confronto in materia di accoglienza e di immigrazione".
La manifestazione, a vario titolo, ha visto il coinvolgimento di Pro Loco Borgo San Lorenzo, ASD Sagginale, Photo Club Mugello, AVIS Borgo San Lorenzo, Associazione Progetto Accoglienza, Associazione Insieme, Coop Cristoforo, Radio Mugello, Studio Noferini, Periscopio Comunicazione ed è realizzata con  il contributo di AssiBoni e Banca del Mugello.
Pao. Ma.