17 dicembre 2015

Un progetto per far rivivere le case cantoniere


Tappezzano quasi tutto il territorio nazionale. Situate in luoghi spesso di particolare interesse e in prossimità di reti e circuiti culturali, turistici e di mobilità. Lungo la Francigena o il tracciato dell’Appia antica, così come sul Cammino di Francesco (La Verna-Assisi), o quello di di San Domenico, sul Circuito del barocco in Sicilia e lungo la Ciclovia del Sole (Verona-Firenze) o quella che congiunge Venezia a Torino. ma anche ai bordi di strade che attraversano periferie industriali, tutte uguali.
Le case cantoniere dell'Anas, tinteggiate di quel rosso pompeiano che l'ha rese famose nel mondo e che oggi languono ai bordi delle strade ammantate nell'incuria e nell'abbandono forse torneranno a vivere con noi. Il Ministero del turismo con Anas e Demanio hanno infatti sottoscritto un accordo per la riqualificazione e il riuso di immobili pubblici, a partire proprio dalle case cantoniere.
L’accordo definirà le linee guida per l’attuazione di un progetto pilota che sarà pronto entro il 30 giugno 2016 e che partirà dall’analisi delle potenzialità di un primo portafoglio di 30 case cantoniere individuate su tutto il territorio nazionale. L’iniziativa è orientata su target specifici e qualificati, in particolare quella dei giovani italiani ed europei classificati come “Energy”, stranieri senior e italiani locali “Relax”, italiani e stanieri all ages “Foodies” e stranieri e italiani che cercano percorsi alternativi ed originali stile “Routard”.
Su tutto il territorio nazionale l’Anas possiede 1.244 Case Cantoniere (di cui 607 sono utilizzate a vario titolo – uso istituzionale o di supporto alle attività di esercizio) di cui il 35% indisponibile per valorizzazione perché sedi istituzionali, il 55% parzialmente disponibili sulla base delle analisi dei flussi di clienti, il 10% ad alto potenziale turistico. L’istituzione della casa cantoniera risale al 13 aprile 1830, giorno in cu, con Regio Decreto del re di Sardegna Carlo Felice, viene ufficialmente creata la figura del Cantoniere al quale viene demandata la manutenzione e il controllo di un ‘cantone’ della strada (un tratto di circa 3-4 chilometri). Per

svolgere questo compito i cantonieri dovevano abitare in case site ai margini di ciascun cantone che ricevevano in uso gratuito affinché restassero vicini al luogo ove svolgevano il loro lavoro. Il cantoniere doveva mettere a disposizione la casa cantoniera per soccorrere feriti o per ricoverare agenti della forza pubblica e militari in servizio, un luogo simbolo della presenza sul territorio del Regno prima e dello Stato repubblicano poi.

La pagina del sito web Anas dedicata al progetto “Case Cantoniere” è a questo indirizzo:
http://www.stradeanas.it/index.php?/content/index/arg/case_cantoniere.
Paolo Maggi

Nessun commento: